06 Novembre 2018
La successione ex lege – a cura di Paolo Alinovi
In assenza di testamento, il Patrimonio viene devoluto agli Eredi in sede di decesso sulla base delle quote previste dal Codice Civile ed in modo indiviso. Ciò significa, ad es., che in caso di successione a favore di un coniuge e 3 figli di un patrimonio formato da:
– Quote societarie
– N. 4 immobili
– Attività finanziarie
Al coniuge spetterà 1/3 delle quote sociali, di ciascun immobile e delle attività finanziarie (come da tabella sotto riportata) mentre a ciascuno dei 3 figli spetterà la proprietà dei 2/3 dei beni stessi.
E’ di tutta evidenza che la gestione comune e condivisa di questi beni, anche in una situazione familiare non conflittuale, è di estrema complessità dal momento che ben diverse possono essere le esigenze, le aspirazioni e le competenze di ciascun membro della famiglia, in particolare quando uno solo uno dei figli sia predisposto alla gestione della azienda di famiglia. Altrettanto evidente è che la successiva eventuale divisione dei beni fra gli eredi può risultare oltremodo complessa e difficoltosa e può portare, come spesso accade, a contenziosi fra gli stessi.
La pianificazione successoria può consentire, quantomeno attraverso la predisposizione di un testamento che preveda la suddivisione del patrimonio fra i beneficiari, di assegnare i beni/il godimento dei beni a ciascuno in base alle sue necessità ed inclinazioni, evitando altresì possibili divergenze in sede di divisione. Ad evitare ulteriori questioni, il testamento dovrebbe a sua volta rispettare le norme in tema di c.d. legittima che riservano ad alcune categorie di eredi una quota minima dell’asse ereditario.
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8 novembre 2018