06 Novembre 2018

Pianificare la propria successione – a cura di Paolo Alinovi

Le questioni connesse con la elaborazione e l’approvazione della manovra finanziaria hanno riaperto il dibattito sulle imposte di successione e su un loro possibile aumento nell’ambito di una più complessiva valutazione di possibili imposte patrimoniali. Già solo il pensiero di un inasprimento delle imposte in materia di successione dovrebbe portare le famiglie, i contribuenti e gli operatori ad una riflessione sulle diverse situazioni che sono in essere e nelle quali una adeguata pianificazione può essere opportuna quando non necessaria.

In realtà, come ormai ben noto, la variabile fiscale è solo uno dei motivi che deve spingere ad una adeguata pianificazione della propria successione: la pianificazione successoria deve infatti essere finalizzata anche ad altri obiettivi (altrettanto se non più importanti) e ci riferiamo in particolare alla riduzione della conflittualità fra gli eredi ed alla miglior gestione ed allocazione del patrimonio e delle aziende.

In assenza di pianificazione infatti, i beni vengono assegnati ai beneficiari in modo indistinto e condiviso sulla base delle quote e ripartizioni previste dalla Legge: tutti gli eredi divengono quindi comproprietari pro-quota di tutti i beni dell’asse ereditario con evidenti rischi di conflitto nella successiva ripartizione dei beni e di cattiva o non ottimale assegnazione degli stessi. Solo con una adeguata pianificazione, il titolare dei beni può quindi valutare e considerare le situazioni in modo da stabilire le sue volontà in termini di equità ma sulla base delle esigenze e attitudini delle persone e nell’interesse della preservazione e della continuità del patrimonio.

Ciò presuppone in primo luogo un’attività di analisi della situazione personale o familiare del Titolare valutando aspetti quali il numero dei potenziali eredi, i legami di parentela, le esigenze e le aspirazioni degli stessi. In secondo luogo va analizzato ed esaminato il Patrimonio potenzialmente assegnabile considerando aspetti quali la sua entità, la tipologia dei beni che lo compongono (ad es. quote sociali, immobili, opere d’arte), la loro ubicazione.

Una volta esaminata la situazione personale e analizzato il Patrimonio si potranno individuare le soluzioni migliori per realizzare gli obiettivi del Titolare del patrimonio. Gli strumenti per realizzare questi obiettivi sono molteplici e vanno dal semplice testamento (che comunque consente di allocare i beni in modo diverso da quello previsto dalla Legge) alle donazioni in vita, alla costituzione di Trust, alla stipula di Patti di famiglia o di Polizze assicurative. Ogni strumento ha le sue peculiarità e va utilizzato e considerato nella situazione concreta attraverso una complessa analisi della situazione e della sua possibile evoluzione. 

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